le Strofe di San Giuseppe da Copertino
Piccole poesie, semplici e profonde allo stesso tempo proprio come lui. San Giuseppe si trovava a pregare nella sua umiltà componendo queste strofe, che recitava poi anche cantando e danzando da solo o in compagnia dei confratelli.
Esortazione all'anima
Levati anima mia,
levati su,
scaccia dagli occhi tuoi
il sonno grave,
suona la voce tua dolce e soave,
per far l'orazione al buon Gesù.
Levati anima mia,
levati su.
Levati anima mia,
non star più giù,
come cadavere morto
e qui sepolto
levati e vedrai quel vago volto
splendente più del sole,
o buon Gesù.
Levati anima mia,
levati su,
già che ti chiama
il nome di Gesù.
Levati anima mia,
levati che ormai spunta l'aurora,
aurora bella
che ogni alma innamora,
la quale è messaggera di Gesù.
Levati anima mia,
levati su,
levati su che ormai è uscito il sole,
levati su a cogliere le viole
per far la ghirlanda al buon Gesù.
Levati anima mia,
levati su.
Levati anima mia,
levati su,
levati e senti quella voce amena
che fanno tutti i cori dei beati
che lodano Gesù
a bocca piena.
E tu anima mia lodala quaggiù.
Levati anima mia,
levati su.
Ama, ama anima mia,
ama chi t'ama,
rispondi al tuo caro Gesù
che ti chiama.
Vero spasso dell'alma
Dio mio chiara bellezza
Accendi il cuor mio
con la tua vaghezza.
Quando amerò te solo,
così farò così felice volo,
che ogni cosa lasciando,
Gesù mio te solo gustando.
O carcere amorosa,
ove è il celeste sposo
Gesù, prendi il mio cuore
e non me lo render più.
Se non lo trovi così pulito e netto
supplisca il tuo amore
Gesù sposo mio diletto.
Per il Natale
Chi vuol veder Gesù questo Natale
una buona preparazione bisogna fare.
Chi farà questo troverà la via
il gran presepio, Gesù e Maria.
Chi farà questo con purità di cuore
vive contento e poi felice more.
A Maria
Se n'andava sola sola,
di Dio madre e figliola,
se n'andava con gran fretta
a veder Elisabetta,
ch'era gravida di Giovanni
benché fosse di molt'anni,
e subito ch'il suo saluto dal Battista fu sentito
cominciò a saltare
e nel ventre materno
dicea: benvenuto Verbo Eterno.
Elisabetta vecchiarella
così disse alla Verginella:
tra le donne benedetta sei già tu
perché sei madre del buon Gesù...
Maria canta la nanna al Bambino
Dormi, dormi su nel letto,
dormi, dormi o mio diletto;
dormi, dormi figliuol divino,
dormi, dormi Gesù bambino.
E fà la ninna, ninna, nanna,
colla tua cara e diletta mamma.
Figlio, di riposar non sei contento,
perché a rimirar il Ciel tu sei intento,
e pur dormendo lo pui contemplare,
dormi, dormi cor mio, non più vegliare.
E fà la ninna, ninna, nanna,
colla tua cara e diletta mamma.
Figlio, hai riposato il tuo divin viso
e stai levato su nel Paradiso.
Deh prega il tuo caro Padre,
che benedice la tua cara Madre.
E fà la ninna, ninna, nanna,
colla tua felice e fortunata mamma.
Supplica a Cristo Bambino
Bambinello, mio Bambino,
dammi dammi un tantino
del tuo amor divino;
fallo, fallo, Bambino mio;
lo puoi fare perché sei Dio.
Io ne prego la mamma tua
che lo faccia in grazie sua.
Cosa grande in carne pura,
Creatore e creatura,
cosa grande ha fatto Amore
creatura il Creatore...
Re dei re, dolce Signore
fammi degno del tuo amore
tu dal ciel disceso sei,
esaudisci i prieghi miei.
A Cristo nel presepe
Caro mio buon Gesù,
caro mio buon Gesù
chi ti fè scender dal Ciel quaggiù?
Amore, Amore, Amore,
per riscaldare il nostro cuore.
Gesù mio t'amerò,
Gesù mio ti servirò,
le tue glorie, le tue glorie canterò.
Noi siamo fraticelli
che veniamo alla capannella
per ritrovar Gesù
e Maria Verginella.
Se noi lo ritroviamo
il cuore li doniamo
a Maria Verginella
che sta alla capannella
e Gesù nella cestella
tra il bue e l'asinella.
Fraticelli francescani,
di Francesco amati figli,
ogni ora Gesù chiamate,
la sua Regola osservate
e cantate con fervore:
Viva via Gesù amore!
Bambinello, mio Bambinello,
quanto sei vago, quanto sei bello,
chi ti mira gli rubi il cuore
col tuo divino amore.
Venite pastorelli
Venite, pastorelli, a riverir Gesù
ch'è nato in una stalla
sopra lo fieno e la paglia.
Venite pastorelli, venite sù sù
a riverir Gesù.
Andiamo, compagni,
andiamo sù sù,
le pecore lasciamo,
a Gesù n'andiamo
che sta con la Mamma
in una capanna,
andiamo sù sù
a riverir Gesù.
Il petto è la stalla,
i pensieri la paglia,
il bue è l'intelletto,
e l'asino il difetto,
la memoria nostra
deh sia tutta vostra.
Vieni vieni qua sù
a riposar, Gesù.
A Gesù
Gesù speranza mia,
lava lava l'anima mia
col tuo sangue, Gesù
che non t'offenda più.
Gesù, Gesù, Gesù,
vieni vieni e consolami tu,
vieni e infiamma il mio cuore
del tuo divino amore.
Vieni vieni e non tardare
perché più non posso stare
senza di te, Gesù,
vieni dunque e consolami tu.
Gesù mio Redentore,
io ti dono l'anima 'l core,
sudori, fatighe e parole
con purità di cuore,
acciò sempre possa io
amarti, lodarti e servirti, Gesù mio.
Vieni, vieni, amor divino,
vieni, vieni, Gesù bambino,
vieni, vieni e non tardare
questo mio cuor ti vuole amare,
vieni vieni, Gesù mio,
chè languisce per te il cuor mio,
vieni vieni con gran splendore,
ardi e brucia questo cuore.
Oh mio buon Gesù,
deh dammi del tuo amore
acciò possa qua giù
servirti con fervore
e non offender più
Te caro mio Signore.
Nell'altra vita poi
godere con Santi tuoi
là sù in Paradiso
il tuo dolce e bello viso.
Dolce Gesù, dolce amore,
dolce speranza, dolce mio core,
dolce Signore d'ogni mia via,
dolce Signore dell'anima mia,
dolce Gesù, dolce Gesù,
piglia il mio core e non me lo render più.
A Gesù Cristo
Gesù, Gesù, Gesù,
deh tirami lassù
lassù in paradiso
che là godrò il bel viso
là ti potrò più amare
e con gl'Angeli lodare,
Gesù, Gesù, Gesù,
non vorrei star più quaggiù,
vorrei venir lassù.
Caro mio buon Gesù,
quando sarà quel dì
che t'amarò di cuore
e servirotti con fervore
ch'altro non pensi io,
sol amarti, Gesù mio?
Gesù caro mio Signore,
fa' che ti serva ogn'hora
con tutto il cuore
e dopo fa' come ti piace,
o farmi guerreggiare
o star in pace.
Alla santissima Croce
O bella volontà del mio Signore
che sazia l'alma e fa contento il core.
A te m'abbraccio, o croce santa e pia,
et a te lego ogni mio van desìo.
A te, croce sana, ogni speranza fisso
et a Gesù ch'in te sta crocifisso.
Strumenti di Passione
Croce, spine, chiodi, flagelli e catene,
perché date al mio Signore cotante pene?
Ch'avete a far con Dio?
Venite a me, chè peccator son io.
La lancia
Dove corri a ferire?
frena, lancia crudele, il tuo ardire
e volgi il tuo furore,
ferisci me e lascia il mio Signore.
Quell'aceto e quel fiele
a me solo conviene servo infedele
e non al Signor mio.
datelo a me chè peccator son io.
Cristo resuscitato
Gesù mio resuscitato,
deh perdona al mio peccato.
Gesù, Gesù, Gesù,
non vorria t'offenda più.
Gesù mio, t'amarò
Gesù mio, ti lodarò,
alleluia alleluia cantarò.
Caro Gesù
Caro mio buon Gesù,
che dal cielo sei disceso
per portar la soma e il peso,
debitor per me ti fai,
tu patisci tanti guai.
Tu mi chiami, tu m'aspetti,
Tu scancelli i miei difetti.
Tu on cessi di chiamarmi
al ben far sempre aiutarmi.
A san Giovanni Battista
Allegrezza, sù sù,
ch'è nato il Precursore di Gesù.
E' nato Giovanni Battista,
nessuno s'attrista,
ma con allegro cuore
invochi il santo Precursore.
O santo Precursore,
cugino del Signore,
santo e innocente,
fanciullo e penitente,
pieno di purità,
di zelo, amor divino e carità.
Tu porti l'agnellino
O santo Battistino
aggiusta il mio pensiero
ma che sol come te
ami lo buon Gesù.
Tu che nel ventre materno
vedesti la madre del Verbo eterno,
fa' che questo mio cuor quieto
stia sempre e ami Dio,
né seguiti il mondo rio.
Tu che in deserto oscuro andasti,
per star sicuro
da demonio e dal mondo,
e qui dal profondo
liberasti molta gente,
aiuta me penitente.
Tu benché santificato
nel deserto sei andato
per servire il grande Dio,
fa' che anch'io lo serva
con pure cuore
o santo Precursore.
A san Francesco
Fortunato ferito
da feritor sì degno
non per vendetta o sdegno,
perché Amor fu il consigliero,
arco la santa Croce e Dio l'arciero.
A santa Caterina da Siena
Oh Santa caterina,
deh donami una spina
di quelle del Signore
che mi ferisca il cuore.
A santa Maria Maddalena
O bene avventurata Maddalena pentita,
bella cerva del ciel d'amor ferita,
che guaristi il tuo male
ungendo i piedi al Medico immortale.
Esortazione al peccatore
Corri corri, peccatore,
nella piaga del Signore,
corri, corri, ostinato,
nella piaga del costato.
Correrò, non temerò,
le tue glorie
le tue glorie canterò.
Via carnevale
Va via carnevale,
cagione di tristezza e d'ogni male,
fuggi da me, và via,
sol voglio nel mio cor entri Maria,
e non mi dar tormenti più
chè amar io bramo solo il mio Gesù.
Tue parole profane
e le promesse vane
non voglio seguir già,
ma sol Gesù ch'a me a grazia dà.
Porta stretta
Chi in paradiso se ne vuole andare
per porta stretta bisogna trasire.
Santo Stefano di pietre si fe' ammazzare
e san lorenzo si fe' sminuire.
E san Bartolomeo che seppe fare?
La pelle ci lasciò per poter capire.
A Maria
Salve Regina,
rosa senza spina,
giglio d'amore,
Madre del Signore,
fammi questa grazia:
che non mora peccatore.
Maria, io mi sono dato a te
fin dalla nascita;
durante tutti i giorni della mia vita
mi sono fatto tuo servo ed a te sola
ho dato le chiavi dell'anima mia.
Mostra te esse Matrem...
nessuno dubiti di essere da te amato;
ognuno si accosti con fiducia
al tuo trono di Madre certo che
nelle tue mani troverà la salvezza.